- Sull’alba (Mainini Marco; Mottaran Alessandro) 2’40”
- Lingua madre (Dainese Marco, Mainini Marco, Mottaran Alessandro, Sigolo Walter) 5’07”
- Mond e pais e mond (Tradizionale) 3’48”
- Leb (Dainese Marco, Mainini Marco, Mottaran Alessandro, Sigolo Walter) 3’16”
- Libero stile (Dainese Marco, Mainini Marco, Mottaran Alessandro, Sigolo Walter) 6’09”
- 5&6 (Dainese Marco, Mainini Marco, Mottaran Alessandro, Sigolo Walter) 2’02”
- Stato d’anima (Dainese Marco, Mainini Marco, Mottaran Alessandro, Sigolo Walter) 4’36”
- oXaia (nel senso dell’ape) (Dainese Marco, Mainini Marco, Mottaran Alessandro, Sigolo Walter) 3’24”
- Serenata controtempo (Dainese Marco, Mainini Marco, Mottaran Alessandro, Sigolo Walter) 5’30”
- Genova (per te domani) (Mainini Marco, Mottaran Alessandro, Sigolo Walter) 3’15”
- Quattro (Tradizionale) 2’40”
La Bev – BonificaEmilianaVeneta, nasce nel 1998 dall’unione di musicisti/suonatori che si occupano di ricerca, riproposta e costruzione di repertori e strumenti popolari:
Marco Mainini, Alessandro Mottaran, Walter Rizzo, Claudio Caroli e Luciano Giacometti. Nel repertorio del gruppo confluiscono le idee e le sonorità raccolte e sviluppate nelle esperienze pregresse dei componenti, anche al di fuori dell’ambito folk. Il legante, e al tempo stesso il movente, è l’esigenza di riappropriarsi della cultura musicale popolare, utilizzandola per esprimere la propria contemporaneità, mediante riarrangiamenti di danze e canti tradizionali e composizione di melodie e testi originali.
Quattro, che segna il ritorno discografico della BEV, è un omaggio, a quella che è stata una delle loro fonti ispiratrici: la musica e gli strumenti che risuonano tra valli e crinali di quella area nord-occidentale d’Italia, dove comincia l’Appennino, comunemente detta delle “Quattro province”. Undici brani, di cui solo due appartenenti a quel repertorio (Mond e pais e mond, Quattro); gli altri composti, riempiendo con melodie nuove, la forma folgorante di danze tradizionali: perigordini, alessandrine, monferrine (Lingua madre, Leb, 5&6, oXaia) o riversando nelle modalità stilistiche del canto popolare, quali lo stranòt o la serenata, la narrazione del proprio vissuto (Sull’alba, Libero stile, Serenata controtempo).
“Tutto questo lo abbiamo fatto a modo nostro, con la convinzione che sulla tradizione si sia detto molto più estesamente e molto più a fondo di quello che avremmo mai potuto; ma malgrado ciò, sentendoci obbligati a tradurre in nuovo suono ciò che la forza di quei repertori ci ha mosso dentro l’animo”.
Nel libretto del cd, i brani sono introdotti da micro-storie di due o tre righe appena; chiavi di lettura lampo che creano una narrazione parallela; come di colui che, al richiamo di una voce s’incammina (Sull’alba) e si fa a sua volta voce (Lingua madre) che andando canta se stessa e il proprio tempo (Stato d’anima) per proseguire poi il cammino grazie alle voci di altri (Genova [per te domani]).
Marco Mainini canto, piffero, sax soprano e tenore
Alessandro Mottaran mandoloncello, piva, musa, clarinetto in do, cori
Giorgio Panagin contrabbasso
Walter Rizzo ghironda, oboe popolare
Walter Sigolo fisarmonica
Claudio Vezzali violino, violino tenore, trombone in do, mandolino
Marco Dainese viola, piano elettrico, cori
Antonello Del Sordo flicorno, tromba, trombone
Tiziano Negrello percussioni
Luciano Giacometti organetto diatonico
Claudio Caroli cori
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