1. Balatti’s Downfall – 05:45
• Josie’s Visit (Brendan Tonra)
• Ralph’s Jig (Tom Stearn)
• Balatti’s Downfall (Michel Balatti)
2. A Few Bob – 06:07
• A Few bob (trad.)
• Repeal the Union (trad.)
3. The Scarecrow – 05:38 (words and lyrics Mike Waterson)
4. Coleman’s Cross – 02:26
• Coleman’s Cross (trad.)
• Johnny “Watt” Henry’s (trad.)
5. Pride of Rockchapel – 05:11
• An Pangur Bán (Liz Kane)
• Pride of Rockchapel (trad.)
6. The Ballina Whalers – 04:32 (words and lyrics Harry Robertson)
7. The Humors of Ballyconnell – 06:29
• The Humours of Ballyconnell (trad.)
• Jessie Over the Bridge (trad.)
• The Black Haired Lass (trad.)
• Bonnie Ann (trad.)
8. Future Tents – 07:06
• Future Tents (Tola Custy)
• 30-Års Jiggen (Roger Tallroth)
9. Shenandoah – 04:18 (words and lyrics Anaïs Mitchell)
10. Valzer in Gennaio – 06:20
• Valzer in Gennaio (Stefano Valla)
• An Damez Kohz (Gilles Le Bigot)
• Son Ar Soner (Gilles Le Bigot)
“We heard it first, coming in off the wind. Not a word, not a note; maybe, a notion all the way from a direction where air and light walk with joined emotion. Where land, sky and water sing in full calling. We endeavour to venture there.”
The North Wind è un progetto musicale che nasce dall’incontro tra tre artisti di diversa provenienza: il flautista italiano Michel Balatti, il violinista irlandese Tola Custy e il cantante e polistrumentista scozzese Tom Stearn. Un sodalizio artistico che dà vita a uno spettacolo in cui la tradizione si fonde con la ricerca personale, in un equilibrio raffinato tra memoria, emozione e contemporaneità.
Alla base del progetto c’è una profonda dedizione alla musica tradizionale, in particolare a quella irlandese, affrontata con rispetto filologico ma anche con libertà espressiva. I tre musicisti condividono un approccio che pone al centro la melodia e l’emozione, tracciando percorsi sonori capaci di restituire la bellezza lirica e la forza evocativa del repertorio.
The North Wind propone una selezione di brani tradizionali, canzoni e composizioni originali, provenienti da Irlanda, Scozia, Inghilterra, Bretagna, Nord Italia, Scandinavia e Stati Uniti. Il trio lavora sul repertorio con una grande attenzione all’arrangiamento, costruendo un suono essenziale ma profondo e ricco di spazialità. La loro musica alterna momenti intimi, quasi sussurrati, a passaggi intensi e potenti, creando un flusso dinamico che accompagna l’ascoltatore in un viaggio denso di sfumature.
In questo progetto, la tradizione non è intesa come qualcosa da custodire immobile, ma come un linguaggio vivo, aperto al cambiamento. È proprio nel dialogo tra rispetto e libertà interpretativa che il trio costruisce la propria identità musicale.
Michel Balatti flauti
Tola Custy violino, viola
Tom Stearn voce, bouzouki, chitarra classica
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